07/10/11

Dieter Kienast-Landscape design for Kronsberg in Hanover




Il quartiere di Kronsberg si sviluppa nella periferia sud-est della città di Hannover in Germania. Nato nel 1990 per rispondere alle esigenze che si sarebbero presentate in occasione dell’EXPO del 2000, ospita circa 6000 abitanti. Esso sorge sull’omonima collina che costituisce il limite topografico tra il paesaggio agricolo che si estende ad est e la periferia della città a ovest. Il piano di sviluppo prevede una lottizzazione più vasta che a partire dall’autostrada che ne costituisce il limite nord, fino a confluire nell’area dell’EXPO posta a sud; inoltre è previsto il rimboschimento del crinale della collina. Il rilievo collinare di Kronsberg ha una altitudine poco rilevante: il dislivello è minimo e difficilmente chi cammina si rende conto di aver raggiunto la sommità.
Il progetto del paesaggista svizzero intende dotare questa area di una sua identità riconoscibile partendo dalle sue caratteristiche topografiche e orografiche, con l’obiettivo di definire chiaramente ambiti di paesaggio che possano dialogare con il territorio agreste e lo sviluppo del nuovo distretto urbano, spazi vegetali atti a soddisfare le esigenze ricreative dei cittadini che possano costituire un’esperienza sensoriale, in quanto dotati di numerose varietà di flora e di fauna tali da formare degli habitat dall’alto valore ecologico.
La testata est della conurbazione di Hannover è composta da una successione di pieni e vuoti che, spostandosi verso ovest, risulta costituita dalla lottizzazione dei nuovi quartieri, dal grande prato, dal bosco situato sul crinale della collina; questo costituisce il limite ultimo verso il territorio agrario. Tale successione di spazi viene attraversata e messa in collegamento da “parchi-corridoio” che stabiliscono una connessione fisica e visiva tra la città e la campagna.
Il terreno comune, caratterizzato semplicemente dalla presenza di prato, garantisce un grande spazio pubblico estremamente flessibile e si contrappone alla massa vegetale del bosco a ovest e a quella costruita del quartiere a est. Un viale, caratterizzato da un doppio filare di alberi che ne mette in evidenza il tracciato, si sviluppa da nord a sud e segna in modo netto il limite tra l’edificazione e il prato comune, diventando un elemento di riferimento per l’espansione urbana.
Il bosco, partendo dall’area del prato, si sviluppa lungo il lieve pendio collinare fino al crinale. All’interno della fitta vegetazione boschiva si trovano delle radure dai limiti spaziali ben definiti che servono per espletare giochi, praticare sport e altre attività ricreative. Il lato ovest del bosco, a confine con l’area a prato, è concepito con un andamento a zig-zag, il che permette di avere spazi di differenti dimensioni che sono in contrasto con il limite rigido del quartiere residenziale. Attraverso una piantumazione di alberi ad alto fusto il progetto vuole ottenere una bordura dall’effetto immediato: il limite del bosco “deve creare uno spettacolo variabile di alberi” (Kienast).
La nuova sistemazione prevede anche la densificazione del sistema dei tracciati utilizzando le strade di accesso esistenti.
Il progetto prevede la realizzazione di cinque “parchi-corridoio” che si sviluppano nella direzione est-ovest (trasversali al bosco) ricalcando in parte il disegno del tracciato agricolo. Essi servono sia per connettere che per separare, avendo la duplice funzione di strutturare e limitare lo sviluppo del nuovo quartiere abitativo e, al tempo stesso di collegare fisicamente e visivamente la sommità della collina con i quartieri residenziali esistenti. Mentre l’operazione di rimboschimento lascerà inalterata la conformazione orografica del sito, nell’area dei “parchi-corridoio” si prevede l’innalzamento della sommità della collina affinché diventi una cima riconoscibile e sia possibile una vista ininterrotta della città e dei suoi dintorni. All’interno di essi sono previste attività ludiche e sportive; l’utilizzo della topografia e quello della vegetazione contribuiranno alla realizzazione degli spazi adibiti all’espletamento di queste funzioni.
Due fasce trasversali di parco costituiscono i limiti e le testate della nuova lottizzazione: quella a nord si sviluppa verso ovest partendo dal quartiere di Bemerode, l’altra, a sud, si inserisce nel quartiere adiacente all’area dell’EXPO. Il parco corridoio più esteso, quello che collega il borgo di Wulferode con il nuovo quartiere residenziale di Kronsberg, ha un allineamento longitudinale che consente all’aria fresca di discendere nella valle. All’interno di questo, le file degli alberi e degli arbusti sono disposte seguendo le linee delle scarpate e dei fossi. La rete dei tracciati è fitta ed è in gran parte accompagnata da piste di jogging. Il punto più alto è costituito dalla cima arrotondata, circondata da alberi di tiglio, che si eleva per circa quindici metri. Da questo punto è possibile avere godere di una vista che si estende dalla città di Hannover fino al borgo di Wulferode e a tutto il paesaggio agreste circostante.
Un altro “parco-corridoio” collega la piazza urbana al parco paesaggistico, fino all’area agricola orientale di Kronsberg. Il suo limite meridionale è dato dalla strada che mette in comunicazione Bemerode e Wulferode. Un parco urbano con playgrounds per bambini piccoli e altre attrezzature per il gioco è adiacente alla piazza e agli edifici pubblici limitrofi. Uno spazio triangolare, ricavato dall’intersezione degli assi stradali, è stato adibito a boschetto contenente una radura di circa 3000 metri quadrati che può accogliere feste e manifestazioni. All’interno di questa fascia si prevedono sempre utilizzi legati allo sport, al gioco e alla ricreazione. Anche in questo caso, con un’operazione di riporto di terreno proveniente dalla realizzazione di scavi e sfruttando il dislivello presente, si è creata un’altura artificiale che da un’altezza di 118 metri permette una vista che abbraccia i paesaggi eterogenei che caratterizzano questo territorio.
All’interno dell’area più selvatica del bosco la vegetazione è stata usata in maniera “semi-naturale”, ma “non con l’intenzione di creare un’area recintata per la conservazione della natura, bensì uno spazio protetto per persone e animali” (Kienast). In modo differente, all’interno dei “parchi-corridoio” la vegetazione e la topografia sono stati utilizzati in modo più formale per creare veri e propri spazi vegetali capaci di accogliere svariate funzioni.
L’intervento di Kienast ad Hannover disegna un paesaggio intermedio che mette in relazione città e campagna, includendo al suo interno le diverse topografie che disegnavano questa porzione di territorio. Tra edificato, campagna e bosco si instaura un nuovo rapporto che guarda alle esigenze funzionali di un grande agglomerato urbano e alle peculiarità estetiche di un territorio caratterizzato dall’agricoltura e dalla vegetazione boschiva.

BIBLIOGRAFIA
_Kienast Dieter, “Un decalogo”, in Lotus n. 87, Electa, 1995
_Kienast Dieter, “Cultivating discontinuity” (intervista), in Weilacher Udo, Between landscape architecture and land art, Birkhauser, Basel, 1999, p. 137
_Kienast Dieter, Park and cemeteries, Birkhauser, Basel, 2002

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